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Una pianta largamente utilizzata in epoche diverse

dianthus-carthusianorum

Dianthus carthusianorum

Recentemente ho condiviso sui social una serie di foto di dianthus carthusianorum prossimi alla fioritura!

Dianthus carthusianorum pianta largamente utilizzata dai monaci certosini per realizzare infusi per curare la peste

Io li definisco garofani prativi.

Rientrano in questa definizione almeno 4 specie!

Dianthus carthusianorum, Dianthus cruentus, Dianthus superbus, Dianthus armeria.

Un fantastico spunto per parlare del D. carthusianorum arriva dai social grazie a Sandro Musashi Degni che scatta foto di piante in piena fioritura durante una passeggiata in zona Cascina Merlata.

Per chi non lo conosce, il Dianthus carthusianorum è un fiore rosa-lilla che spicca tra le altre erbe del prato.

Queste immagini testimoniano quanta eleganza e leggerezza si crea con questi semplici steli fioriti in una normale composizione di erbe selvatiche.

Si perchè…combattere tra le erbe di un prato non è mica facile!

Io la definisco in modo limitante “prativa” .

In realtà si può utilizzare con molta versatilità anche nei nostri giardini.

Ottimo per fare angoli incolti con erbe a varia fioritura simulando prativi spontanei (ovviamente sono prati che non vanno mai tagliati).

Sia per creare effetti più controllati e definiti come nelle immagini che seguono (le foto sono state scaricate da Google immagini).

Pianta erbacea versatile di semplice utilizzo.

La possiamo trovare spontanea in gran parte d’Italia da quota zero, come l’esempio di Cascina Merlata a Milano, fino agli alpeggi oltre i 1000 metri di quota.

Si dissemina facilmente e, come anticipato, ha una gran forza per competere tra le erbe dei prati (caratteristica non sempre presente nei dianthus, per esempio totalmente assente negli ibridi).

Dianthus carthusianorum pianta largamente utilizzata dai monaci certosini per realizzare infusi per curare la peste
prato fioriti

Lo si trova da terreni relativamente umidi e fertili fino a fessure rocciose.

Si dice che le sue radici possano andare in cerca d’acqua fino a due metri di distanza.

Questa la carta d’identità di una pianta che vale la pena inserire in maniera consistente nei propri giardini!

Dianthus carthusianorum detto anche “garofano dei Certosini”.

E’ stato largamente coltivato dai monaci Certosini per ricavarne un antidoto contro la peste.

Vedere dalle immagini precedenti quanta bellezza ed eleganza esprima questo fiore mi fa pensare anche all’attuale situazione di pandemia.

Chissà se la bellezza e la naturalità saranno nuovamente la cura…

Per sicurezza invadiamo di fiori!

One Comment

    • Gaetano Zoccali

    Ma che bello!

    19 Maggio 2020