Innaffiatura e terreno per la Gypsophila cerastoide.
Per la gestione in vaso si consiglia di utilizzare terriccio universale neutro generico. Irrigare con frequenza e costanza, evitare i ristagni idrici. E’ una pianta che non tollera periodi di siccità prolungata. Per la gestione in piena terra si consiglia di preparare il sesto d’impianto con un terreno di medio impasto integrando terriccio universale neutro generico e nel caso di terreni argillosi anche inerti drenanti come argilla espansa, ghiaia o lapillo. Irrigare con frequenza e costanza, evitare i ristagni idrici.
Periodo di potatura e concimazioni
Una pulizia degli steli a fiore esauriti, se necessario, per motivi estetici altrimenti è buona norma lasciare che il seme si formi nel fiore per raccoglierlo in seguito, a fine stagione, oppure lasciare che si dissemini. Consigliamo l’utilizzo di concimi liquidi per fioriture secondo le diluizioni indicate una volta ogni 10/15 gg.
Utilizzo della Gypsophila cerastoide.
Pianta selvatica perenne permanente estremamente rustica, per vaso e giardino, sopporta climi rigidi con temperature oltre -15 °C Per l’utilizzo in vaso è consigliata un’esposizione a pieno sole, tranne nella fase più calda estiva, in cui predilige una leggera mezz´ombra. Per l’utilizzo in piena terra si consiglia una posizione ben soleggiata o una mezz’ombra, solo se molto luminosa.
Personalmente ne consiglio l’utilizzo come pianta da giardino roccioso, da parete rocciosa e pareti verticali o come pianta rupestre. E’ certamente una pianta silvestre molto rustica utilizzata spesso nei tetti verdi. E’ segnalata come pianta mellifera. Fioritura molto profumata, elegante e persistente. Adora i terreni calcarei.
La Gypsophila cerastoide è di origine Himalaiana.
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