Innaffiatura e terreno per la Gypsophila Repens.
Per la gestione in vaso si consiglia di utilizzare terriccio universale neutro generico. Irrigare con frequenza e costanza, evitare i ristagni idrici. E’ una pianta che non tollera periodi di siccità prolungata. Per la gestione in piena terra si consiglia di preparare il sesto d’impianto con un terreno di medio impasto integrando terriccio universale neutro generico e nel caso di terreni argillosi anche inerti drenanti come argilla espansa, ghiaia o lapillo. Irrigare con frequenza e costanza, evitare i ristagni idrici.
Periodo di potatura e concimazioni
Una pulizia degli steli a fiore esauriti se necessario per motivi estetici altrimenti è buona pratica lasciare andare a seme il fiore per raccoglierli o lasciarli colonizzare l’area. Consigliamo l’utilizzo di concimi liquidi per fioriture secondo le diluizioni indicate una volta ogni 10/15 gg.
Utilizzo della Gypsophila Repens.
Pianta selvatica perenne permanente estremamente rustica, per vaso e giardino, sopporta climi rigidi con temperature oltre -15 °C Per l’utilizzo in vaso è consigliata un’esposizione a pieno sole. Per l’utilizzo in piena terra si consiglia una posizione ben soleggiata o una mezz’ombra, solo se molto luminosa. Personalmente ne consiglio l’utilizzo come pianta da giardino roccioso, da parete rocciosa e pareti verticali o come pianta rupestre. E’ certamente una pianta silvestre molto rustica utilizzata spesso nei tetti verdi. E’ segnalata come pianta mellifera. Fioritura elegante e persistente. Adora i terreni calcarei.
La Gypsophila repens è una pianta spontanea presente nell’area Alpina e Pirenei (Atlas Florae Europeae, Helsinki 1986).
In Italia la G.repens è segnalata in Italia su zona alpina dal Piemonte al Friuli su ghiaioni e terreni franosi da 1500-2600 m (Flora D’Italia 1982)
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